Sì è conclusa la scorsa primavera a Milano presso la Triennale una mostra di disegni di Gillo Dorfles che ha compiuto recentemente 107 anni.
Si tratta di una mostra che ripercorre un aspetto del lavoro di un intellettuale e artista poliedrico, figura molto importante del ‘900.
Gillo Dorfles è stato artista e pittore già dagli anni trenta per seguire un “impulso interiore”, come lui stesso ha affermato, ma anche un importante critico e filosofo, padre indiscusso dell’ Estetica italiana.
Ciò che mi ha personalmente interessato in particolare della sua opera sono i suoi saggi, scritti a partire dal dopoguerra. Gillo Dorfles ha studiato la Moda come fenomeno sociale, antropologico ed estetico per indagare gli aspetti semiologici legati alla diffusione della Moda. Gillo Dorfles ha scritto in uno dei suoi testi più conosciuti: “se l’abito e la moda in genere hanno una così evidente funzione palesatrice dello status dell’individuo, del nucleo familiare, della società, già questo equivale a riconoscere loro una qualità semantica..ed è certo che l’abito dice e parla quanto e più di altri sistemi di segni.” (Mode e Modi, Mazzotta, 1990)
Gillo Dorfles è stato il primo ad indagare questi significati e averne letto l’opera ha sicuramente influenzato anche il mio percorso personale. Anche il gioiello, l’accessorio e qualsiasi tipo di ornamento o capo di abbigliamento racchiudono molti significati simbolici e la loro lettura è sicuramente importante. Anche nel creare un gioiello in vetro di Murano è molto importante avere consapevolezza di questi significati simbolici, della valenza comunicativa che ogni accessorio esprime. Anche nella mia esperienza personale, nel momento in cui la creatività si esprime e si concretizza dando vita ad un gioiello in vetro, questi significati diventano manifesti e il gioiello acquista un carattere del tutto particolare.